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Brusio, La Pergola. Il 18 e 19 luglio 1987, in seguito a un lungo periodo di piogge intense e temperature elevate fino ad alta quota, la Valposchiavo è stata colpita da un'alluvione che ha causato ingenti danni.
È soprattutto il borgo di Poschiavo ad aver subito le conseguenze maggiori, invaso dalle acque del fiume Poschiavino e dal materiale trasportato a valle in particolare dal torrente della Val Varuna. La furia dell'acqua ha distrutto argini, sommerso campi, inghiottito strade, sventrato case.

Brusio, vista da sud-est. A sinistra l'azienda vinicola Misani. fondata nel 1840. Più in alto la chiesa cattolica e, dietro, quella riformata ancora con il campanile vecchio.

Scorcio da est su Brusio. A sinistra l'edificio dell'azienda vinicola Misani, fondata nel 1840, al centro la vecchia casa vinicola Plozza e a destra garage e cantine della ditta Plozza in costruzione.

Soldati a Lughina, sopra Campocologno, sul confine fra la Valposchiavo e la Valtellina, si scambiano messaggi con i commilitoni sul fondovalle, dove s'intravede Brusio e il viadotto elicoidale della Ferrovia del Bernina.

Vista da sud-ovest sui quartieri a nord di Brusio Montina e Piazzo.

Brusio, il mulino La Masna a sud della chiesa cattolica. Sullo sfondo a sinistra casa Bottoni in costruzione.

La comunità riformata del Comune di Brusio con il pastore Pier Paolo Grassi.

Brusio, vista d sud sul quartiere Piazzo, a nord del borgo.

Brusio, il borgo visto da sud. In primo piano un enorme masso caduto dallo scosceso versante sinistro della valle, frantumato e riutilizzato come materiale da costruzione, probabilmente per la realizzazione delle cantine dell'azienda vinicola Plozza. Sul posto è stata installata una tettoia per gli scalpellini.