Poschiavo, via da Spultri, vecchio muro di cinta del giardino a sud del palazzo de Bassus-Mengotti prima della costruzione del Ristorante Motrice. In strada le gemelle Letizia e Ottorina Isepponi, figlie di Bernardo Isepponi, con un'altra ragazza.
Poschiavo, incrocio fra via di Curtin e via da S. Maria visto da sud. Sono in corso i lavori di costruzione del marciapiede. A sinistra la vecchia trebbiatrice. A destra la chiesetta di S. Rocco (ora scomparsa).
Poschiavo, vista da Sotsassa sulle torri del borgo. A sinistra il piccolo campanile della cappella del vecchio Monastero. Al centro il campanile della chiesa di S. Vittore Mauro e a destra la torre della casa comunale.
Poschiavo, vista aerea sul borgo da sud. Si notino in basso a sinistra la casa che ospita la sede delle Forze Motrici Brusio (ora Repower) e all'imbocco di via da Spultri l'attuale Cà da Cumün, un tempo sede della direzione della Ferrovia del Bernina.
Poschiavo, in primo piano il quartiere di Clalt, con vista sulla chiesa di S. Maria, il nuovo convento e la contrada di Cologna, ormai attaccata al borgo da una serie ininterrotta di costruzioni.
Vista su Poschiavo da est (dal Mot da Jochum) nel 1896. In primo piano casa Hofmann (in via dal Uspedal). A quei tempi il borgo si estendeva solo sulla sinistra del fiume Poschiavino. In fondo, al centro, la chiesetta di S. Pietro ancora isolata. Sulla destra le tre torri di Poschiavo: da sinistra, il campanile della chiesa cattolica, la torre comunale e il campanile della chiesa riformata.
Vista su Poschiavo da sud-ovest. Ai tempi il paese si estendeva quasi completamente sulla sinistra del fiume Poschiavino. In lontananza s'intravede S. Carlo, con la sua chiesa e il primo tratto del passo del Bernina. A sinistra la chiesetta di S. Pietro e il cimitero cattolico, ancora staccati dal resto del borgo.
Poschiavo, vista da Capitul sul mulino, il quartiere di Zurcà, l'Albergo Altavilla, il borgo. Si riconosce sulla destra il cimitero cattolico e a sinistra la contrada di Cologna. La vista si estende fino al lago di Poschiavo.
Poschiavo, via da Sotsassa. Scorcio da est sul retro della chiesa di S. Vittore Mauro e sul campanile. A sinistra il muro di cinta del vecchio monastero.
Poschiavo, vista dal Crot sul borgo, sviluppatosi inizialmente sulla sponda sinistra del fiume Poschiavino. In primo piano, a destra, il giardino di casa Semadeni Roussette.
Poschiavo, via di Puntunai, imbocco sud. In fondo, casa Lardelli con la scritta "Gambrinus" sulla facciata laterale: così si chiamava l'osteria che ospitava.
Poschiavo, vial da la Stazion, una carrozzina ai bordi della strada davanti al materiale utilizzato per la costruzione del Ristorante Chalet. Sulla destra la chiesa di S. Pietro.
Poschiavo, il borgo visto da ovest. In primo piano la vecchia stazione, a destra il Ristorante Chalet e il viale alberato della stazione. A sinistra il cimitero cattolico.
Poschiavo, incrocio via dal Cunvent e via dal Ginnasi visto da sud. A sinistra casa Mini e al centro il vecchio monastero con il campanile della sua cappella.
Poschiavo, via dal Cunvent. Sulla destra una delle tante fontane del borgo e il muro del vecchio monastero. Al centro il campanile della chiesa di S. Vittore Mauro.
Poschiavo, via da Mez con uomini e donne in strada. A sinistra casa Lardelli, casa Console, la torre comunale e al centro il campanile della chiesa di S. Vittore Mauro.
Poschiavo, via da Mez con uomini e donne in strada. A sinistra casa Lardelli, casa Console, la torre comunale e al centro il campanile della chiesa di S. Vittore Mauro.
Vista da sud-est sul borgo di Poschiavo. Al centro la chiesa di S. Maria e più a destra, fra le piante, la chiesetta di S. Rocco in un quartiere non ancora edificato.
Vista da ovest su Poschiavo. Spiccano le tre torri del borgo: da sinistra il campanile della chiesa evangelica riformata, la torre comunale e il campanile della chiesa di S. Vittore Mauro. A destra di quest'ultimo anche il piccolo campanile della cappella del vecchio monastero. Sullo sfondo il Sassalb.
Vista da nord-ovest sul borgo di Poschiavo, sviluppatosi inizialmente solo sulla sponda sinistra del fiume Poschiavino. A destra la chiesa di S. Pietro. In secondo piano, al centro, la chiesa di S. Maria e più in alto la contrada di Cologna.
Vista sul borgo di Poschiavo da Spineo (sud-ovest). In fondo alla via di Curtin si intravede l'Hotel Milano in costruzione. Sulla destra le chiese di S. Maria e S. Rocco. In primo piano muri a secco.
Poschiavo, il borgo visto da sud-est. In primo piano a sinistra la chiesa di S. Maria. Più a destra la chiesetta di S. Rocco, ora scomparsa. A metà della via di Palaz la casa 110 ancora in costruzione.
Poschiavo vista dal punt da Martin, Privilasco, in primavera. Si notino in particolare il cimitero cattolico sulla destra, il quartiere Zurcà e le tre torri del borgo. Sulle rive del torrente della Val Varuna si intravedono i resti di una valanga.
Vista da sud-est sul borgo di Poschiavo. In primo piano la chiesa di S. Maria (prima che fossero piantati i pioppi) e dietro la chiesetta di S. Rocco. In via di Palaz la casa 104 è ancora in costruzione.
L'entrata sud del borgo di Poschiavo. In primo piano la via di Curtin con i paracarri in sasso. A destra via di Palaz. Sulla sinistra casa Mengotti-Matossi (via di Curtin 192) com'era in origine e i pali del telegrafo.
Il borgo di Poschiavo visto dal quartiere S. Sisto non ancora edificato. In via di Palaz le case 111 e 112 sono ancora in costruzione. Sul versante destro della valle gli "Ortin" di Ferdi Pozzy.
Il borgo di Poschiavo visto dai Pradei (sud-ovest). A sinistra il vecchio stand di tiro e più indietro il cimitero cattolico. La via di Palaz si presenta al completo di tutte le case. In fondo alla via di Curtin l'Albergo Milano. In lontananza, S. Carlo a sinistra e Somaino a destra.
Poschiavo, plazza da Cumün vista da nord. Una mucca si abbevera alla vecchia fontana, attorno a cui è radunato un gruppo di uomini. Alle loro spalle la facciata nord della chiesa di S. Vittore Mauro prima dell'apertura delle finestre (1905).
Vista da S. Pietro (nord-ovest) sulla vecchia stazione ferroviaria di Poschiavo, con il deposito a destra e il Ristorante Chalet a sinistra, e sulla parte sud del borgo. In alto a sinistra la contrada di Cologna.
Poschiavo, via da Mez, casa Lardelli, casa Console, la torre comunale e il campanile della chiesa di S. Vittore Mauro. A destra il retro di casa Olgiati.
Poschiavo, vial da la Stazion con passanti sulla strada e alberi appena piantati. Sulla sinistra il deposito della ferrovia, la vecchia stazione e a destra il Ristorante Chalet della Stazione. Più in alto gli "Ortin".
Poschiavo, a destra via da Spultri vista da nord e il fiume Poschiavino. Al centro una serie di orti affiancati dalle gore che percorrevano il paese: i "puntunai da sura e da sot". Di fronte a casa Tomé un lavatoio. In primo piano una lampada a petrolio e una elettrica.
Poschiavo, a destra via da Spultri vista da nord e il fiume Poschiavino. Al centro una serie di orti affiancati dalle gore che percorrevano il paese: i "puntunai da sura e da sot". Di fronte a casa Tomé un lavatoio.
Vista da sud-est sul borgo di Poschiavo. A sinistra la chiesa di S. Maria e più a destra la chiesetta di S. Rocco, demolita nel 1956. Dietro è ben visibile la via di Palaz.
Vista da nord sul borgo di Poschiavo. Al centro il fiume Poschiavino, senza argini, con il ponte di Cimavilla e il palazzo de Bassus-Mengotti sulla sua destra.
Poschiavo, vial da la Stazion, con due passanti e Alessio Semadeni in bicicletta. A sinistra la stazione ferroviaria, a destra il Ristorante Chalet e in alto al centro gli "Örtin".
Poschiavo, incrocio fra via di Curtin e via da S. Maria visto da sud. Marciapiede in costruzione. A sinistra la vecchia trebbiatrice. A destra la chiesetta di S. Rocco (ora scomparsa).
Vista da ovest su S. Carlo con le ultime case di Privilasco (a destra) e Aino. Al di là della strada cantonale la contrada di Somaino. A nord del paese il primo tratto della strada del passo del Bernina. In primo piano i fili della corrente elettrica.
Vista da ovest su S. Carlo con le ultime case di Privilasco (a destra) e Aino. Al di là della strada cantonale la frazione di Somaino. A nord del paese il primo tratto della strada del passo del Bernina. In primo piano i fili della corrente elettrica.
Ospizio Bernina. In primo piano, il lagh da la Cruseta, la strada del passo e l'albergo. Vista sul lago Bianco, il Sassal Mason e il ghiacciaio del Piz Cambrena.
Alpe Palü, vista da sud-ovest sul pianoro ai piedi del ghiacciaio del Palü prima della creazione del lago artificiale di Palü da parte delle Forze Motrici Brusio (ora Repower). Sul pendio a destra il tracciato della Ferrovia del Bernina con relative gallerie antivalanghe (continuazione della foto 768).
Alpe Palü, vista da sud-ovest sul pianoro ai piedi del ghiacciaio del Palü prima della creazione del lago artificiale di Palü da parte delle Forze Motrici Brusio (ora Repower). Sul pendio a destra il tracciato della Ferrovia del Bernina con relative gallerie antivalanghe.
Alp Grüm, pianoro di Cavaglia prima della costruzione della Ferrovia del Bernina. In secondo piano sulla destra Cavagliola e più in basso il lago di Poschiavo.
Stablini, vista sul pianoro di Cavaglia prima della costruzione della Ferrovia del Bernina. Al centro il torrente Cavagliasch non ancora canalizzato e a destra Cavagliola. La vista si estende sulla valle fino al lago di Poschiavo.
Annunziata, il vecchio ponte in sasso visto da nord. Sotto il ponte si vede la passerella provvisoria costruita durante la fase di sostituzione dello stesso. Sulla destra la vecchia casa della posta dell'Annunziata.
Campocologno, veduta generale da nord-ovest. Sulla sinistra la stazione ferroviaria, la chiesa cattolica e la centrale idroelettrica delle Forze Motrici Brusio (ora Repower). In fondo a destra si intravede parte di Tirano.
Viano, il paese contornato da campi coltivati visto da sud. Nella prima fila di case il Ristorante Monigatti. Sul versante opposto della valle i prati e i monti di Selva.
Piattamala, vecchia dogana italiana vista da sud, fra il fiume Poschiavino e la strada cantonale. In alto a sinistra la prima casa d'abitazione dei finanzieri.
Tracciato della strada del Bernina visto dal Cardan (est) fra la cima del passo e La Motta. Dalla dogana a La Motta (casa bianca in primo piano a sinistra) si dirama la strada che conduce a Livigno.
Passo del Bernina. Vista da sud sull'Albergo Ospizio Bernina (prima della ristrutturazione), il lagh da la Cruseta a destra della strada e a sinistra il lago Bianco, il Lej Nair e il Lej Pitschen.
Poschiavo, il borgo visto da Sotsassa (est). In primo piano via da Melga. Sulla sinistra il vecchio monastero con il piccolo campanile della sua cappella. Spiccano le tre torri di Poschiavo: a sinistra il campanile della chiesa cattolica di S. Vittore Mauro e a destra quello della chiesa evangelica. Al centro la torre della Casa comunale.
Le Prese, carro con botti sulla strada lungo il lago di Poschiavo interrotta da una valanga in zona Cogoz. Operai al lavoro per ripristinare il tracciato.
Valanga della Val d'Urezza. Alcune slitte trainate da cavalli passano nel varco aperto nella massa nevosa che ha ostruito la strada del passo del Bernina.
Le Prese, vecchi bagni ("Strandbad") dell'Albergo Le Prese, aperti anche al pubblico. La vasca era formata da un cassone, con fondo e pareti in legno, immerso direttamente nelle acque del lago di Poschiavo.
Poschiavo, operai con carri impegnati nella realizzazione del vial da la Stazion. In secondo piano: sulla sinistra la chiesa di S. Pietro; al centro l'edificio dei trasformatori ancora in costruzione; sulla destra il cimitero cattolico.
Alp Grüm, vista da Sassal Mason. È ben visibile il tracciato a curve della linea del Bernina. Sullo sfondo, a sinistra il Piz Sena e a destra il Sassalb.
S. Carlo, vista da est. Sulla destra si noti il campanile della chiesa con le impalcature e il tetto in rame. Sul versante destro è ben visibile il tracciato della ferrovia e il torrente Cavagliasch. In alto a sinistra il Piz Varuna e al centro il Curnasel.